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X. Anubi e il Diavolo

Alcune persone hanno inventato una religione che fa riferimento a un dio definito “buono”. Per essere precisi tal dio prima fu cattivo poi diventò buono.  Panta rei. Comunque questo ”dio buono”, secondo loro, ha creato gli umani ed è quindi responsabile di come sono  fatti e si sentono, di ciò che da loro gioia e di ciò che li intristisce.

“Loro” dicono che il  “dio buono” vieta di pensare con la propria testa e che se proprio non si può farne a meno si è strega o stregone pertanto si merita la morte e l’inferno. Il “dio buono” vieta anche di fare sesso. Nel caso si volesse usare i propri organi genitali, “loro” direbbero che questo “dio buono” lo vieta pertanto al limite meriterebbe la lapidazione, poi, comunque, l’inferno.

Se avviene qualcosa di buono dicono che si deve ringraziare il “dio buono”, viceversa  se avviene una disgrazia direbbero che non si può capire il disegno di dio oppure che è colpa del dio cattivo.

Sembra che, secondo “loro”, tutto ciò che sia correlato con il piacere sia dal “dio buono” vietato. Ne deduciamo che saremmo nati per soffrire o meglio il “dio buono” ci avrebbe creato per gioire della nostra sofferenza derivante dalla negazione di gioie e piaceri che evidentemente lui stesso ci ha avrebbe messo nelle condizioni di percepire.

Loro dicono che  tutto ciò “è bene” perché se si passa una vita di sofferenze e privazioni  si va in “paradiso” dove tutti i sofferenti, non scopanti, non viziosi e pedanti si trovano, ipotizzo io, a continuare in eterno a non scopare, non pensare e non divertirsi; Però felici!

Un osservatore potrebbe chiedere come, e gli verrebbe risposto che sono nella grazia di Dio. (Sperando che almeno con grazia si possa trombare!)

“Loro” dicono che esiste anche un dio “cattivo”, o meglio un “antidio buono” che può essere il  diavolo, satana, lucifero e via dicendo.

Questo antidio dice di pensare, crescere intellettualmente, trombare e  divertirsi. Sembra,però, che dopo la morte si porti all’inferno e torturi chi ha fatto ciò che lui diceva. Cioè, se fai ciò che dice lui, ti punisce: Ma non dovrebbe essere il contrario?

Se questa religione fosse una favola per bambini già non starebbe in piedi perché prima di tutto il “dio buono” è negato nel disegno ( vista la tragedia del “disegno di dio”), poi un dio che ti tortura “da vivo” non potrebbe essere un “dio buono”, parimenti un antidio che ti tortura “da morto” se fai quel che dice “da vivo”  non avrebbe alcun senso.

Si potrebbe aprire un fantadibattito su chi dei due sia il buono della situazione. Il dio pseudo buono ti tortura in terra e in cielo impedendoti di fare le cose che lui ti avrebbe messo nelle condizioni di fare, il dio pseudo-cattivo almeno ti farebbe divertire da vivo.

Ne deriverebbe che il dio cattivo sarebbe magari insensato ma di fatto umanamente meno cattivo del “dio buono” cioè il diavoletto sarebbe “più buono” del “dio buono”.

L’Anubismo al quale le belle favole non dispiacciono ovviamente considera questa storia come una brutta favola senza senso. Se fosse vera, chiaramente, dovrebbe schierarsi dalla parte del dio meno rompicoglioni ovvero il “più buono”.

E’ stato detto al profeta che la home page del tempio di Anubi sembra una “cosa satanista”. Questo deriverebbe dai simboli anubisti e dalla pagina nera ed è uno dei risultati dei condizionamenti a cui siamo soggetti.

Simbolismi vari sono stati storicamente un sistema di trasmissione di concetti e informazioni tra genti che non parlavano la stessa lingua. Sono poi diventati indispensabili  per comunicazioni che dovevano aggirare i “poteri” di turno tra cui quello della Chiesa.

La trasmissioni della conoscenza è sempre stata osteggiata perché portatrice di cultura, apertura mentale e minore disponibilità a bersi le stronzate dei re e dei stragoni. Nella sovrastruttura che ci hanno imposto è quindi presente anche la associazione “spontanea” simbolo- occulto – diavolo – male.

E’ semplicemente uno degli infiniti modi per condizionare il nostro pensiero. In tempi passati sarebbe stato necessario un simbolo per dire “eppur si muove” vista l’aria che tirava. J

Il colore nero nello stesso modo dovrebbe richiamare dal nostro immaginario un’altra associazione “spontanea”: nero-buio-occulto-cattivo.

Il Grande Profeta dice : “Meglio un buio reale che una luce falsa che genera false ombre (ogni riferimento alla caverna di Platone è puramente voluto).

Gloria ad Anubi.

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la Genesi di Anubi

25 pagine estratte dal Sacro Tomo contenenti tutta la verità sulla nascita di Anubi