L'Anubista e le elezioni.
Anubi: L'unico vero Dio Cane.
Trovandoci in periodo elettorale molti adepti anubisti hanno chiesto al Profeta per chi votare per cui anche a Lui tocca dire la sua.
Tutti i gruppi basati su interessi, ideologie o religioni, quando è tempo di elezioni ricevono indicazioni dai loro rappresentanti su chi votare. Trattasi sempre di voto di scambio ma nessuno se ne preoccupa. Trattasi sempre di rappresentanti che ambiscono ad avere il sufficiente peso politico per poter entrare nella Grande Fattoria (rif. La Parabola Anubistica).
Dopo aver dovuto sentire tante stronzate anche il Profeta dirà la sua conscio del fatto che per quanto sia una grossa stronzata farà almeno un po' ridere.
Il Profeta ricorda innanzitutto che in itaglia c'è la "Democrazia": Il succo delle democrazie lo conoscono tutti:
C'è Gino che vota il partito dei Gini che promette di espropriare i Pini e di dare i soldi ai Gini.
Poi c'è Pino che vota il partito dei Pini che promette di espropriare i Gini e di dare i soldi ai Pini.
La morale è che gli statali (Lo stato non esiste, l'unico vero Dio è Anubi gli altri sono associazioni di persone) tolgono i soldi ai Gini e ai Pini alternativamente e se li tengono tutti loro, i loro parenti e i loro amici. I rappresentanti dei Gini e dei Pini continuano a far parte del perimetro degli statalesi senza problemi. I Gini e i Pini continuano a impoverirsi ma invece di prendersela con chi ruba loro i soldi se la prendono tra loro:
I Gini "AntiPi" vanno in piazza a farsi male un pò con la polizia un pò con i Pini.
Poi vanno in piazza gli "AntiGì" a farsi male un pò con la polizia un pò con i Gini.
La morale è che, mentre loro si fanno male, i loro rappresentanti fanno carriera politica e gli statali si arricchiscono.
Il Profeta, tempo fa ebbe una visione celestiale sicuramente di anubistica ispirazione:
Un giorno il Profeta immerso in una profonda meditazione vide una piazza piena di "AntiSe". Gli AntiSe erano un un enorme gruppo di circa due miliardi persone, molto presente su Fessbook che dopo aver odiato tutti gli altri, non sapendo più chi odiare iniziarono a sentirsi molto uniti nell'odiare se stessi. Quel giorno "scesero" contemporaneamente in tutte le piazze del mondo armati di spranghe. A un preciso segnale di Stupiditter presero a pestarsi le spranghe ripetutamente sulla propria testa di cazzo. A furia di autosprangarsi e di farsi male cominciarono a comprendere che odiare, come ribadisce l'Anubismo è stupido, molto stupido. I sopravvissuti, usciti dagli ospedali, cominciarono a studiare l'Anubismo fino a raggiungere l'illuminazione e fù così che il mondo diventò un posto migliore.
Appare evidente che l'Anubista illuminato in vista delle elezioni non si agita, non discute con alcuno di politica o, se lo fa, lo fa secondo gli insegnamenti del "Teorema anubistico del calcio": "Per quanto tu ti possa infervorare, incazzare, picchiare allo stadio e leggere inutilità assolute sui giornali chi deve vince vince. La palla non prende il palo o la porta in funzione delle tue chiacchere: La palla va in giro per i cazzi suoi esattamente come il Grande Anubi."
Allo stesso modo il clan degli statalesi al comando governa, estorce, reprime, processa, incarcera, vieta, obbliga nello stesso identico modo sia che tu voti per il partito dei Gini, dei Pini, il Gruppo di Azione Poltronesca o il Movimento Intestinale. Lo "Stato" non sei tu, caro Anubista: Sono loro, gli Statali e loro fanno quel cazzo che conviene a loro.
Il Profeta si permette di ricordare che la Rai avrebbe dovuta essere privatizzata secondo il risultato di un referendum: Ad oggi non solo non è stata privatizzata ma la mantiene chiunque abbia bisogno di un po' di corrente elettrica. Il tuo voto caro Adepto conta se serve a fare ciò che vogliono gli statali, non conta un membro canino nel caso vada in direzione diversa. Tu non sei lo stato a meno che tu non appartenga al Clan degli Statalesi.
Ne deriva che il buon Anubista è perfettamente conscio della propria cricetità per cui, o non va a votare, o se proprio vuol farsi e quattro passi va a votare come il criceto decide di farsi un giro sulla ruotina.
Posto che quelli pagati per controllare il suo voto son pagati lo stesso almeno li fa lavorare un minuto in più.
Quando è nella gabbietta elettorale fa cascare un semino e vota dove si ferma o vota per il Partito dei leoni per far dispetto alla sua vicina di casa che è una antilope. Per chiunque voti lo fa tenedo conto di una cosa precisa: la sua uscita di casa per andare a votare ha il pregio di farsi venire più appetito per apprezzare al meglio i tortiglioni al ragù che si farà tornato a casa.
All'Anubista illuminato mai passerà per il cervello di arrabbiarsi, insultare o offendere chi ha votato differentemente da lui: Se il semino si è fermato in un'altra casella non è colpa di nessuno. Tanto, comunque tu voti, il problema, cioè lo stato, non cambierà di una virgola. Dal dopoguerra in poi lo stato continua ad ingrandirsi aumentando tasse, divieti, obblighi e regolamenti volti ad aumentare la sua ingerenza nella tua vita come persona e come attore economico e non smetterà mai fino al fortunatamente vicino fallimento economico.
Ricorda caro Anubista:
Ciò che ha generato il problema non potrà mai risolverlo.
Per cui vota tranquillamente per chi cavolo vuoi, ricorda però di dedicare un istante di adorazione ad Anubi, il grande Dio Cane, nel momento in cui inserirai il pezzo di carta nella scatola di cartone.
Se non
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