Grazie Jain per il tuo bambino “Zanaka”.

 

Pochi giorni fa in rapidissimo scanalare televisivo ho avuto modo di sentire circa 2 secondi di musica… cosè? Alt! Torna indietro di 5 canali.. chi è? Pelle d’oca… cazzo erano una decina d’anni che non mi veniva più la pelle d’oca ascoltando un pezzo… eppure.. cosa cazzo è ‘sta roba?

Lì per lì non ho fatto in tempo neanche a capire in che lingua stesse cantando.. mi passava addosso un gran casino di mix di percussioni africane del centro sud africa, un levare e un incedere vocale tipico del reggae e sonorità diciamo islamiche... ma da dove arriva ‘sta roba? Ho cominciato a fare i conti di cosa avevo bevuto ma non era sufficiente per avere le allucinazioni. Mi è partito in scansione veloce il cervello modello google earth: Scansione circolare perché ho sentito affinità musicali “vicine” quindi non c’era bisogno di andare troppo lontano.

Sono partito dai paesi dell’est neuropa che ultimamente hanno dato prova di una originale genialità musicale… Moldavia? No non ci sta il reggae. Romania? Pure. In breve ho fatto il giro a est passando dalla Turchia ma non è turco... Non è neppure siriano, il persiano è bellissimo ma non c’entra nulla… sono finito in Nord Africa ma ancora c’era qualcosa che non quadrava… Africa del centro sud… sì, eccoci... riconosco la ritmica secca e  ossessiva tipica del Centro Africa. Sempre in scansione rapida  ritrovo alcune sfumature vocali sudafricane ma è evidente che siamo nel posto sbagliato; mancano dei pezzi... Riparte la ricerca, il cerchio si è ovalizzato un po’ ma era necessario passare per la Giamaica ma non ci siamo ancora.. non ho sentito esattamente reggae.. ho sentito qualcosa di estremamente evocativo del Reggae che chi è cresciuto a pane e reggae non può fare. Navigando l’Atlantico per tornare a casa arrivo in Inghilterra… no.. non ci siamo.. quello che ho sentito era più da “sentire” che da ascoltare… c’era qualcosa di naturalmente profondo e sterminato una vibrazione a lungo periodo in  quello che ho sentito. Passo dalla Francia per tornare il Italia sul divano dal quale son partito una decina di secondi fa… Ma PorcoCazzo… son cresciuto al Soul to Soul di Milano.

Un amico colombiano che si occupava di “import” J mi portava cd di Run Dmc e Africa Bambataa, più tardi di Dr. Dre, Tupac che ancora non erano usciti nei negozi di New York. Nel frattempo andavo a pane, reggae, tanta musica africana e un po’ di rhum.. forse un po’ di più… Pampero Man per gli amici del Soul. J   Si... insomma tutto inutile.. tanto valeva ascoltare Pupo se non sono riuscito a capire da dove veniva quella meraviglia che ho sentito.

Accendo la centrale nucleare che è il mio ufficio... Si googla… come si chiamava? Jane.. ok! No, cazzo, non mi interessa Tarzan..che sia  Jaine? Eccola! Jain album Zanaka… picchio il segnale da youtube nell’ingresso dell’altra centrale nucleare; lo stereo. Pompo quello che basta e riparte la pelle d’oca… non mi ero sbagliato.. questa non è musica, questa è vibrazione.. quella che ti si decide il battito cardiaco e ti mette in sincronia tutto il corpo. Cazzo ma questo è il reggae! Si ma … ok …vado su wiki…

Biografia Jain

Nata a Tolosa, ha vissuto da ragazza nella Repubblica Democratica del Congo e negli Emirati Arabi Uniti, prima di stabilirsi a Parigi. La madre è di origine malgascia.[1]Intorno al 2013 ha collaborato anche in televisione con Yodelice. Lo stesso Yodelice ha prodotto il singolo Come, uscito nel 2015 e che ha avuto un grande successo in Francia, Polonia e Vallonia, nonché un discreto successo in Italia e altri Paesi europei.Nel 2015 è uscito in patria anche il suo album d'esordio Zanaka, pubblicato nell'aprile 2016 in Italia.[2] Ha ottenuto una candidatura ai Victoires de la musique 2016 nella categoria "Artista rivelazione". stata ospite a The Voice of Italy nella puntata finale del 23 maggio 2016, per ritirare la certificazione del Disco d'oro ottenuto dal singolo Come.[3]

E che cazzo!! Era un po’ difficile da indovinare! Avevo voglia a girare per il pianeta… adesso ho capito quella sorta di dis-qualcosa che mi aveva colto. Qui siamo oltre… Qui c’è un personaggio cresciuto sicuramente con tutta la migliore musica del pianeta. Sì ma il reggae? Probabilmente quello l’ha sentito in Francia… il reggae non ha bisogno di formazione musicale… si sente, non si ascolta. Purtroppo non trovo nulla di valido negli articoli trovati in internet… solite minchiate ciclostilate come le cartelle della Agenzia delle Entrate.

Ops… ma porcaputt.. sto scrivendo di musica? Decisamente non è il mio genere, perdonatemi, è tutta colpa di Jain.. non mia.. abbiate pazienza…Purtroppo leggo e scrivo in inglese ma se mi parlano velocemente nn capisco un cazzo e l’inglese di Jain ha un accento stranissimo, i vocalizzi in Come rendono molto più complicata la comprensione... Per cui cerco i testi… qualcosa trovo… Siamo nella migliore tradizione reggae…delle Positive Vibration dello zio Bob e della tradizione del reggae giamaicano che vedeva testi “positivi” …sul genere dello zio  Yellowman.

Comunque ordino il cd… cazzo saranno 15 anni che non compero un cd…è arrivato…

Le tracce

Come

Heads Up

Mr Johnson

Lil Mama

Hope

All my Days

Hob

Makeba

You Can Blame Me

So Peaceful

play…

 Attacca COME, il primo pezzo pubblicato dapprima come singolo da Jain. Attacco reggae, un po’ elettronico, veloce. Il testo a dispetto del ritmo è molto melanconico   ma positivo. Il ritmo di basso elettronico nel ritornello è veramente coinvolgente, mi ricorda alcune produzioni dell’est neuropa.

“Incenerita. Mi sento così da sola- senza di te ragazzo.
Al momento sto qui- Passando il tempo  fuori di casa
pensando a reazioni su azioni - Camminando sul cielo dei miei sogni…

…Amore mio, mi sento così perduta- senza di te, ragazzo.
Io sono tua, anche se è passato del tempo - Portami via – da questo mondo impetuoso -
abbandonando la prigione della mia mente”

(mia libera traduzione).

 

 Segue HEADS UP, ritmo veloce di una specie di ectro-pop ma con fortissimi richiami alla ritmica centro africana, l’incedere vocale e gli echi che evocano le pianure africane confermano un testo nelle migliori tradizioni reggae a molte delle quali è caro il tema del richiamo alla attenzione,  alla guardia, alla consapevole crescita interiore e talvolta alla rivoluzione (non violenta) ... Con un pizzico di gnosticismo…

“Occhio alla luce- dove non si muore mai – sotto la luce della luna- noi cominciamo a non combattere.

Cogli il momento- dove la paura non comanda- dove le mente aperta è la più forte- La vita è per coloro che amano.”

(mia libera traduzione). 

 Una intro di simil-tastiere danno l’idea.. ma l’incedere vocale spinge MR. JHONSON ad essere  il pezzo più reggae ( e più profumatamente anarcoide) dell’album. Da gustare …

Ritornello: “Mr Johnson deve andare al di fuori- Mr Johnson deve essere libero -Mr Johnson deve essere vero- Prima che faccia buio…

Testo:

Ogni giorno sogna di camminare- lontano dalle porte di questo ufficio- Ogni giorno sogna qualcosa di più- sogna di un cambiamento in arrivo- E’ difficile trovare una via di uscita – nel mezzo di tanta gente- E’ sempre difficile comprendere- se i nostri dubbi sono giusti o sbagliati

Ogni giorno ha la stessa sensazione- la stessa sensazione, una lieve sofferenza-quando guarda verso il cielo- quando i suoi sogni volano lontano.

E’ così che ha capito- che deve fare un cambiamento
Ora non consentirà a nessun uomo- di mettere una croce sul suo diritto alla vita.

Corre per uscire-si affanna per arrivar fuori- Vuole sentire il Sole che scalda la sua mente
– Farebbe meglio nel cogliere lo spazio a non bruciare – fino a trovare la sua strada, volando via.

(mia libera traduzione).

Gli interventi simil chitarra acustica alla fine, non so perché ma chiudono con una certo godimento il pezzo.

Dopo i gustosissimi LIL MAMA e HOPE segue

ALL MY DAYS… che mi ricorda il pezzo “lento” dei migliori album di reggae/dance hall … una bellissima poesia sul significato della vita...

“Ogni cosa che ho fatto nella mia vita è stato fare un passo in più..

Noi tutti ci siamo svegliati nello stesso mondo con tutti questi differenti colori,

ogni cosa che ho fatto nella mia vita è stato fare un piccolo passo in più.

Cammino attraverso dolori e gioie che costruiscono la mia vita…

Ogni giorno ci proverò…

Ci proverò un po’ più duramente,

ci proverò con un po’ più di forza,

ci proverò sempre un poco di più…”

(mia libera traduzione).

E' una splendida sintesi della costruzione...

 

Passando per HOB, MAKEBA ( un omaggio a Mama Africa) e YOU CAN BLAME ME L’album si chiude con SO PEACEFUL. Un pezzo curioso;  attacca come un DUB lento per poi chiudere con un lungo vocalizzo fortemente evocativo della musica africana. Una piccola meraviglia…

Qui arriva il sole sopra la tua testa come un’ala di calore

Tu sai che in questo mondo non tutto va bene

Ma proprio adesso niente può ferirti

Può accadere che la tua gioia sembri “semplice” agli altri

Non capita tutti i giorni che tu possa sentire questa gioia.

È più preziosa di tutti i tuoi soldi….

(mia libera traduzione). 

 

A questo punto come ve la immaginate Jain? Difficile eh? Una poveretta tutta tette culo come nel peggiore hip hop? Una principessa africana ricciolona con vestiti coloratissimi come nella migliore iconografia africana? Una “mostra tutto il possibile”  come nel peggiore reggae contemporaneo?

Una con il velo islamico?

Jain ha un look curioso che oserei definire “riservato.. non ha bisogno di far vedere qualcosa per essere bella. Il look del vestitino nero con colletto bianco a me richiama semplicemente lo stile ska che non a caso fa sempre parte della galassia reggae.

I video sono curiosi e geniali, simpatici e “intelligenti”.

In tutti l’aspetto e la posa di Jane è meravigliosamente umile. Quella umiltà che caratterizza l’intelligenza. Se l’intelligenza è bellezza e la intelligenza è umiltà per la nota proprietà transitiva trovo l’umiltà di Jain veramente bellissima.

 

Grazie Jane… fai sempre “un passo in più” cercando di non farti triturare dal sistema discografico e, mi raccomando non perdere l’ispirazione reggae che ti ha guidato...