Animalismo Anubista

 

 

L’Anubismo è chiaramente una religione animalista ma anche qui nella sua fondamentale anarchia è animalista a modo suo.

L’Anubista è innanzitutto rispettoso nei confronti degli altri esseri viventi: fa di tutto per non rompere loro i coglioni ma chiede anche che non gli vengano rotti i coglioni.

In questo senso l’animalismo anubista si distanzia dagli altri.

L’Anubista invece di schiacciare gli scarafaggi li accompagna fuori casa, al posto dei veleni per le formiche cerca di usare deterrenti ma massacra le zanzare senza alcun piacere ma senza pietà; semplicemente per autodifesa. Nello stesso modo si comporta nei confronti degli animali che minacciano la sua vita.

L’Anubista non è ideologicamente animalista, lo è per logica. Comprendendo l’insulsità e la dannosità di molti umani elabora che forse quello scarafaggio non avendo attentato a nulla di vitale merita un minuto di tempo per allontanarlo invece di ucciderlo.

Fin qui abbiamo descritto il comportamento dell’Anubista osservante ma l’Anubista ispirato ama gli animali trovandoli in gran parte l’unica espressione positiva nella mondomerdosità globale. Per cui li coccola e li ama quasi rappresentassero una emanazione di Anubi. Quando il solito umanoide gli dice: “Ma con tutta la gente che ha bisogno ti devi sbattere dietro agli animali?”, il buon Anubista con malcelata insofferenza gli risponde che, dato che la maggior parte degli umani sono proprio come lui, ha più senso dedicarsi agli animali. Inoltre afferma che qualsiasi attività volta a non accrescere la merdosità del pianeta è “giusta” in sé.

L’animalista anubista però, rispettando il precetto, non rompe i coglioni.   Evita, per esempio, di tirare le uova a chi si mette la pelliccia perché la colpa di chi mette una pelliccia è uguale a quella di chi mangia il salame. Ne deriva che ci vorrebbe una decina di miliardi di polli e almeno un miliardo di “lanciatori” a tempo pieno per “punire” coloro che, per soddisfare propri piaceri, fanno un danno agli animali. L’animalista anubista si limita a ridurre il più possibile il danno proprio contando sul fatto che in futuro anche se non prossimo, la gente lentamente smetterà di macellare animali per nutrirsi o altro. Ci vorrà tempo ma dando buoni esempi di rispetto e non imponendo nulla con divieti, ci si arriverà.

Per quanto il buon Anubista non trovi piacere nell'uccidere un animale, evita di rompere i coglioni ai cacciatori perché, di fatto, non fanno praticamente alcun male rispetto ai macelli. In tutto il mondo si uccidono animali e non è rompendo i coglioni ai cacciatori che si risolve il problema e neanche statisticamente lo si attenua.  Tutto sommato l'animale umano che passa la domenica a guardare la partita o ad andare a manifestare contro qualche altro umano fa più danni del cacciatore.

 

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