L'Anarchia Anubistica.

 

Anubi: L'unico vero Dio Cane.

“Anarchia” è il termine più abusato e meno chiaro di tutto il vocabolario filosofico, politico e sociale. Questo depone a suo favore perché la confusione dimostra l’assenza di una ideologia alla base. “Anarchia” sembra essere una delle poche idee insite nell’umano proprio perché prende corpo in diversi modi e diverse connotazioni. Qualora l’anarchia diventasse  un movimento unico e definito non sarebbe più sé stessa. L’anarchia è l’unica tensione che “è” proprio perché non necessita, per esistere del solito gruppo di umani latranti. E molto semplice ravvisare alcune connotazioni anarchiche  nell’Anubismo. In realtà si tratta di “anarcaninia”. L’anarcaninia Anubistica non si rifà all’anarchia an-archos, an-archia (senza governo, comando ecc..) ma al termine an-archè (senza “principio e fine di tutte le cose, senza Dio, senza ideologie ecc..).

Ispirato dalla Divinità Canina il buon anarcanubista si fa i cazzi suoi e non appartiene, se non in modo leggero e transitorio a gruppi, movimenti ecc.. L’assiemare umani stimola il latrare ed è il modo migliore per far emergere la loro testa di cazzo.

Dato un gruppo di umani la testa di cazzo media non è la media delle teste di cazzo dei singoli ma tende al livello della maggiore testa di cazzo. ( Teorema Anubistico della media delle teste di cazzo).

 L’Anubista combatte contro le sue sovrastrutture per far emergere la sua Divinità Canina, si incazza con se stesso per la sua ignoranza, contesta il suoi propri limiti ed è conscio del fatto che, a qualsiasi livello di illuminazione arrivi, sarà sempre difettato. L’Anubista fa la rivoluzione contro se stesso per cambiare se stesso. L’Anubista non si sognerà mai di abbaiare contro altri umani per qualsiasi motivo ne’ di unirsi a un latrato di gruppo. L’Anubista non ambisce alla rivoluzione armata, tanto al posto di un umano con la testa di cazzo ne metteranno un altro, oppure un gruppo di altri, oppure, peggio ancora, tutti gli altri. Poi che fa? La rivoluzione contro tutti?  Non è che l’Anubista “se ne freghi”; semplicemente, seguendo il suo Dio se ne sbatte le “Divine Balle Canine” dei latrati di massa perché sa che storicamente hanno sempre fatto danni. L’Anubista in piena diocaninità insegue la sua illuminazione convinto del fatto che, solo quando lo avranno fatto tutti, il mondo non avrà più bisogno di qualcuno che decida per gli altri. Solo in questo caso l’umano senza testa di cazzo non necessiterà più di capi e controcapi.

Il governo perfetto non esiste. Il governo imperfetto non dovrebbe esistere ma finché l’umano necessiterà di abbaiare in gruppo non farà altro che crearne un altro. La ricerca della libertà della mente non è  facile anzi è lunga a e difficile. E’ una vera e propria guerra che rimuovendo le nostre sovrastrutture ci obbliga ogni giorno a rimetterci in discussione talvolta al limite del nostro equilibrio. Eccolo “il pensiero che diventa azione” dell’anarcaninia: guerra aperta, violenta e costante contro se stessi, contro il prodotto di tanti condizionamenti a cui siamo stati e siamo tuttora sottoposti. A tirar pietre o ammazzare qualcuno son capaci tutti. L’Anarcanubista sa che il “poliziotto” è un umano come un altro, pagato per prendere pietrate. Per cui non pensa che una “azione” importante sia quella di tirargli pietre, perché non fa altro che fare ciò che vuole lo stesso sistema che dovrebbe combattere: fare in modo che il popolo faccia la guerra con se stesso.

L’Anarcanubista conosce la differenza tra potere legislativo,esecutivo e giudiziario.

L’Anarcanubista sa bene chi abilita  il legislativo in una democrazia, per cui sa che, se proprio dovesse tirar pietre, dovrebbe tirarle a tutti gli umani. Qualcuno dice che bisognerebbe tirarle ai giornalisti, purtroppo il giornalista è simile allo spacciatore di salame, di dolci, di alcool, di rhum, di sigarette, di marjuana, di eroina, di armi, di automobili, di cocaina ecc… tutte cose che sono richieste dalle persone e non vi è dubbio che qualsiasi libera richiesta sia una istanza corretta.

Se poi un usa l’auto per uccidere, o l’eroina per ammazzarsi non è colpa, o merito, di chi la vende ma di chi la usa. Le armi, poi, hanno anche la sicura, per cui nessuno ammazza per sbaglio. Insomma anche i giornalisti danno la loro droga alla gente che serve loro per agitarsi o star tranquilla in funzione dei loro desideri per cui che colpa ne hanno loro? Vendono ciò che la gente vuole; è triste ma è logico. Se i giornalisti si impegnassero a informare correttamente “la gente” non li cagherebbe per cui andrebbero a fare un altro lavoro. Il  che sarebbe meglio ma ognuno è libero di fare ciò che gli pare.

Tornando al discorso, la vera Anarcaninia è un’idea insita che non se ne esce con degli slogan o delle chiacchere che diventano latrati al pari degli altri ma lavorando su se stessi. Se uno da quando nasce vota per gli stessi partiti e pensa le stesse cose riguardo la politica e la società dovrebbe dubitare della propria libertà mentale. Se poi pensa e vota come suo padre e suo nonno il dubbio dovrebbe diventar certezza. Liberarsi significa contrapporsi, entrare in contrasto con se stessi, cambiare talvolta radicalmente idee e punti di vista cercando di mediare tra le varie istanze che nascono dal nostro interno. E’ un processo che porta a non essere più in sintonia con nessuno, tantomeno con un partito, un’ideologia, una religione o un movimento; tutte cose prodotte da umani per gestire le deboli teste di cazzo.

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